Rumori in condominio- CON VIDEO-

Rumori in condominio- CON VIDEO-

La vita condominiale consente di conoscere persone, creare legami, ma in alcuni casi anche veri e propri scontri. Uno dei motivi che provoca dei veri e propri litigi è il rumore causato da un condomino che disturba i vicini in orari non consoni oppure con una intensità non tollerabile. Pensiamo ad esempio, ad una lavatrice durante le ore notturne, oppure al volume di una radio alle prime ore del mattino. Il vicino rumoroso nel condominio è da sempre uno dei principali motivi di litigio.Vediamo come il Codice Civile regola tale situazione, l’articolo di riferimento è l’ 844 rubricato immissioni, che così recita: “Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi”. La norma quindi fa riferimento NON ai rumori molesti, ma ai rumori intollerabili, cioè quelli che superano la soglia della normale tollerabilità e solo questi possono essere vietati. Ad oggi, non esiste alcuna norma che fissi la soglia dei rumori intollerabili ed il tetto di decibel che non possono essere superati. Presumibilmente la genericità è voluta al fine di permettere al giudice di applicare la norma a casi differenti, in quanto lo stesso rumore può essere molesto in una zona di campagna silenziosa e non avvertito in centro città dove circolano auto e moto. Ad esempio alcune sentenze nel tentare di quantificare il rumore molesto, hanno utilizzato un calcolo secondo decibel stabilendo che l’illecito scatta tutte le volte in cui viene superata la soglia dei 3 decibel rispetto al rumore di fondo. Pertanto, fare un rumore NON è vietato, lo diventa solo se supera una certa soglia. Bisogna tenere in considerazione però una serie di fattori quali: l’orario in cui viene prodotto il rumore (la radio crea meno fastidio se accesa a mezzogiorno che a mezzanotte), la persistenza del rumore (un trapano può essere utilizzato per 5 -10 minuti e non per un’intera giornata) la collocazione geografica (un appartamento in centro città ha già un rumore di fondo che proviene dalla strada e può coprire più facilmente i rumori del vicino, quindi per diventare molesti devono superare una soglia più elevata rispetto ad una zona di campagna). Inoltre bisogna considerare l’eventuale presenza del regolamento di condominio che direttamente disciplina e distingue gli orari nei quali i rumori sono consentiti e quelli, invece, nei quali si rende necessario rispettare il silenzio. Solitamente le fasce orarie nelle quali vengono tollerati i rumori più fastidiosi sono dalle 9:00 alle 13:00 del mattino e dalle 17:00 alle 21:00 del pomeriggio/sera.

Cosa può fare l’amministratore? 

Quando si ha un problema in condominio, il primo passaggio per cercarlo di risolvere è quello di contattare l’amministratore. Questa però è una prassi non corretta, anche se molto diffusa, in quanto l’amministratore di condominio non è un arbitro delle liti tra i condomini e non ha il potere di interrompere le molestie acustiche. Diversamente, se esiste un regolamento di condominio che prevede espressamente dei limiti di orario ai rumori, si potrà contattare l’amministratore in quanto il codice civile gli attribuisce il compito di fare rispettare il regolamento condominiale. A titolo di esempio, se il regolamento condominiale vieta di fare rumore dalle 20 alle 8, in questi orari è vietato fare una festa, utilizzare l’aspirapolvere, la lavatrice ecc.                                                                                                                                                                                                                                                                     

Cosa fare quando il rumore supera la normale tollerabilità?

Quando il rumore supera la normale tollerabilità scatta l’illecito civile, a questo punto conviene contattare il proprio avvocato che, dopo aver diffidato il responsabile, e nel caso in cui questi continui a produrre il rumore, lo citerà in giudizio al fine di ottenere una sentenza che vieti al vicino la prosecuzione dei rumori nonché la richiesta di risarcimento danni. E’ molto importante dimostrare non solo il rumore del vicino, ma anche il danno subito.Due sono le possibili azioni ai fini della tutela civilistica: l’azione inibitoria che ha come scopo quello di impedire al vicino da cui provengono i rumori il perpetuarsi degli stessi; l’azione per il risarcimento del danno che può avere ad oggetto la richiesta del danno NON patrimoniale cioè il danno provocato dallo stress, dal mancato riposo, del danno biologico cioè il danno alla salute che ha provocato una patologia clinica, questo tipo di danno dovrà essere documentato e si dovrà fornire in modo chiaro ed inequivocabile la prova della lesione subita, attraverso opportuna documentazione medica. L’azione inibitoria e quella risarcitoria possono essere proposte congiuntamente in un unico procedimento.   L’onore della prova. Sotto il profilo probatorio, chi intende ottenere il risarcimento del danno dovrà dimostrare da un lato il superamento del limite della normale tollerabilità del rumore, e, dell’altro lato, di aver subito danni provocati dallo stesso rumore. Di notevole importanza nel procedimento è la nomina de consulente tecnico d’ufficio, il quale dovrà verificare l’entità delle immissioni e procederà alla misurazione dei decibel. Prima di tutto dovrà misurare il rumore di fondo, cioè il rumore che si registra in assenza della fonte rumorosa oggetto della contestazione, e poi procedere alla misurazione del rumore che arreca disturbo. Si avrà così il valore differenziale, e una volta accertata la misura differenziale basterà constatare se questa sia superiore ai 3 decibel nelle ore notturne e 5 decibel nelle ore diurne (la misurazione va fatta nella proprietà di chi subisce le immissioni rumorose)

 La Cassazione con l’ordinanza n. 21554/18

La Suprema Corte con l’ordinanza n. 21544/2018 ha stabilito però che deve essere risarcito il danno al condomino anche se non c’è una lesione della salute. L’assenza di un danno biologico non impedisce il risarcimento del danno non patrimoniale derivante da immissioni illecite, allorchè siano stati lesi il diritto al normale svolgimento della vita familiare all’interno della propria abitazione ed il diritto alla libera e piena esplicazione delle proprie abitudini di vita quotidiane, quali diritti costituzionalmente garantiti.

4 Comments
  1. Salve Dott. Aprea, ci sono regole all’uso di elettrodomestici? La signora del piano inferiore al mio, si lamenta del fatto che i nostri elettrodomestici sono attivi anche in fasce orarie serali, tipo verso le 21:30. E’ consentito? Ci sono regole standard a cui attenersi?

    1. Le consiglio di visionare il regolamento di condominio del suo fabbricato e vedere cosa prescrive in merito.
      Saluti Avv .Gianpaolo Aprea

  2. Salve avvocato. E i rumori le urla, schiamazzi, caraoce ad alta voce e musica, dalle 11 e mezza di sera e fino al una due? Ultimamente, non stiamo più risolvendo nulla con il parlare come dei esseri umani. Abbiamo chiamato le forze del ordine e tutto. Ma questi signori continuano ugualmente. Come mi devo comportare?

  3. Buonasera. Sono una signora di 69 anni. Vivo in appartamento all interno di una palazzina, che si trova, insieme a tante altre, dentro un villaggio Dell aeronautica. Messinese, vivo a Rimini da molti anni. Ex marito è un ex Dell arma citata sopra.
    La palazzina ha sei appartamenti. Quattro di questi sono stati acquistati. Due, da parte di due pensionati. Gli altri due, da due militari ancora in servizio. Ma servizio deche? Mi chiedo io. Lavori fini a se stessi. E lo stato paga…….
    Uno degli appartamenti acquistati è abitato da uno fissato. Spacca, buca, non ha pace. Così da dieci anni. Altri tre hanno restaurato gli appartamenti acquistati, con rumori spaventosi e danni al mio fisico e al mio spirito.
    Ora è in atto l applicazione di pannelli isolanti, applicazione pannelli solari, mattonelle sui balconi, e varie.
    Hanno incaricato una ditta di balordi, incompetenti, scarsi. Usano attrezzi rumorosi e vecchi. Per quanto tempo devo ancora subire? L amministratore del villaggio non può o non vuole fare niente. Grazie e buona serata

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.